Filmati Periziati

Filmati e Perizia

I seguenti filmati sono stati periziati per accertare la loro originalità, escludendo ogni possibile manomissione sul flusso video. (i filmati sono stati convertiti in un formato più adatto al web).


RELAZIONE DI CONSULENZA TECNICA INFORMATICA DI PELIZZA


5_agosto_96.mp4   Passeggiata nel parco di Ettore Majorana e Rolando Pelizza.


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Il primo esperimento registrato su video cassetta: la prima prova mostra una tavola di compensato e laddove il fascio viene orientato si ha la reazione di “annichilamento” della materia che lascia un foro; la seconda mostra una lastra di ferro con lo stesso trattamento di cui sopra: il foro con il retro bianco è dovuto ad un foglio di carta poggiato sulla parete ameno di un metro; la terza evidenzia un gruppo di materiali: polistirolo espanso, plexiglass e compensato, sui quali l’effetto resta identico; la quarta prova è interessante in quanto il fascio deve reagire sul polistirolo espanso bianco, ma attraversando il cilindro di ferro pieno poggiato su di un mattone, sul quale non viene prodotto nessun effetto; la quinta prova consiste nel coprire il tubo che emette il fascio con una lastra di polistirolo espanso, come quello trattato prima, e far reagire il fascio sul mattone ed il cilindro di ferro insieme: vengono mostrati i residui rimasti; la sesta prova mostra delle piastrelle di ceramica da pavimento poggiate su una lastra di vetro, e si seleziona solo la ceramica per la reazione: si mostrano i residui rimasti: l’ultima prova consiste nel praticare un foro nel mattone di terracotta mostrato. Ogni prova descritta ha avuto una reazione durata qualche frazione di secondo. I residui sono quei materiali non selezionati nel fascio e fusi per effetto di calore. La foto di un mattone ripresa in un successivo esperimento. (Vedi mattone)


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Le prove eseguite su specifica richiesta dal Prof. Ezio Clementel. Il trattamento è identico al primo esperimento, cambiano alcuni parametri che il Professore ha inserito nella sua richiesta, ossia come trattare una lastra con una terna di fasci con dimensioni variabili.


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Questo filmato è composto di vari spezzoni di registrazioni. La prima mostra Pugliese che descrive i campioni dati dal Prof. Clementel per eseguire gli esperimenti di cui sopra. Segue la parte in cui Pelizza e Panetta mostrano al Notaio Leroy la macchina ed i materiali che sarebbero serviti per l’esperimento del giorno dopo. Dovendo partire per sopraggiunti impegni di lavoro, il Notaio visionava tutto nella notte precedente, lasciando ad assistere l’Arc. Roger Goeders in sua sostituzione. Il Notaio doveva certificare di aver visto la macchina alimentata dalla batteria di un’auto utilitaria. Ciò serviva per predisporre il contratto con il Governo Belga. Successivamente, il giorno dopo, si vede l’esperimento ripreso dalla parte che era visibile l’oggetto da trattare: una lastrina di rame posta dopo un pilastro di cemento armato del capannone che veniva riscaldata al 40% del suo punto di fusione. Era il secondo esperimento di riscaldamento che veniva eseguito. Nel filmato si intravedono le figure di Giuseppe Piras, Pierluigi Bossoni, Antonio Taini, Roger Goeders e Pietro Panetta. Rolando Pelizza all’interno manovrava la macchina e si avvicinava al pezzo trattato, sentiva l’emanazione di calore e lo portava a far sentire a tutti i presenti, visibili oltre la vetrata.


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In questo filmato continua la prova di cui sopra, ma la ripresa è di fronte alla macchina. Appare Pelizza che corre verso l’uscita – la vetrata di prima – e segue un bagliore dove è visibile un cilindro posto a ridosso della colonna del capannone. Succede che la prova consisteva nel portare in ebollizione l’acqua contenuta in un cilindro di vetro; il fascio avrebbe dovuto attraversare il pilastro di cemento, poi il contenitore di vetro ed agire solo sull’acqua contenuta nel cilindro. Ad azionare l’impulso era stato deputato Giuseppe Piras, che ebbe tuttavia un momento di esitazione, venendo così superato il fatidico termine dei trenta secondi, oltre il quale se il fascio non viene espulso la creazione di anti particelle reagisce all’interno della macchina e questa implode su sé stessa, con la conseguente generazione di calore, ma senza spostamento d’aria né esplosioni. Alcune ore dopo si visitavano i resti dell’implosione e Pelizza faceva notare a Piras l’enorme calore generato, che oltre a quasi fondere la macchina aveva fuso oltre un metro quadrato di gres del pavimento. Dal punto di vista fisico il secondo esperimento della fase due ebbe successo.


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É il filmato come sopra, ma completo. All’ottavo minuto del video si vede chiaramente il grosso boccale di vetro contenente acqua. La prova avveniva con le modalità sopra descritte. Il grande fumo per l’esperimento non riuscito, la ricognizione per accertare il danno subito. Termina con il presentatore del telegiornale di allora che commenta la Coppa Davis 1976, come evidenziato nella perizia.


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Pelizza sta manovrando una macchina di formato diverso da quelle viste negli altri filmati ed è in compagnia del Ministro Antonio Mancini e di Pietro Panetta. Si trovano in alta montagna e Mancini chiede di orientare la macchina in una direzione completamente isolata e lontana per fare una prova di distruzione. C’è un rapido bagliore di qualche secondo e la curiosità di Mancini fu soddisfatta. Segue al rientro la sosta per la cena in un ristorante noto per i risotti, molto apprezzati da Mancini, che peraltro Pelizza e Panetta stimavano molto come persona e ricordano con nostalgia la sua mancanza. Il giorno seguente la stessa macchina è stata usata per il foro della mannaia, fornita da Mancini, e dal mattone che viengono mostrati. Segue a confronto la macchina visionata dal Notaio Leroy.


Trasformazione 1992

Il video inizia mostrando in primo piano un cubo di gommapiuma appoggiato su un tavolo che ad un certo punto dopo un bagliore muta di colore diventando dorato. Il cubo viene misurato e pesato su una bilancia è di circa 64,5 kg. Sono visibili scarti e cubi di gommapiuma. È indicata la data del 30 ottobre 1992. Sullo sfondo si possono notare i cubi di color oro impilati.
Pelizza mostra una sega circolare a simboleggiare il taglio avvenuto successivamente. La data è il 31 ottobre 1992. Il 2 novembre 1992 le lastre tagliate sono dipinte di nero, sono mostrati i residui di trucioli in oro, si caricano in macchina le lastre dipinte di nero. In data 1 novembre 1992 si procede alla trasformazione di un pezzo di gommapiuma in oro e dopo il consueto bagliore si ha il miracolo della trasformazione. Negli ultimi 10 secondi è visibile la macchina con la batteria che la alimenta.
Note: il video è composto di vari frammenti alcuni riportati nella pagina della Perizia allegata. Ha una durata complessiva di 7 minuti e 10 secondi. Si noteranno che nella stessa prova ci sono variazione di orario tra l’inizio e la fine, ciò è dovuto al fatto che nel 1992 la terza fase in questione non era a punto e quindi richiedeva vari aggiustamenti prima di dare il fascio adeguato. La nota dolente è che i circa 250 kg, delle lastre tinteggiate e caricate in macchina, furono rubate, mentre i cubi, circa otto tonnellate, (vedi Foto) sono state portate via da chi mi osteggiava, con l’impegno di un pagamento, mai avvenuto.


In momenti diversi la trasmutazione è stata eseguita su tre oggetti che mostriamo: 1 Cinque Franchi Svizzeri, 2 Una Sagoma a Croce, 3 Una Barra (timi). Di questi oggetti, per consolazione, restano le fotografie.


Il Film_disco_49_esperimenti_saleppichi_pugliese_rolando_spiega.mp4 non è stato inserito. Troppo voluminoso per essere accettato dal server, inoltre sono solo raggruppati i vari filmati periziati e già spiegati.